giovedì 2 settembre 2010

l'autostrada..della sardegna..

La casa era giusto al confine tra il vento e la sete, un posto abitato da fate e da altre forme di vita ugualmente concrete..salimmo nella macchina e notammo subito che i freni fischiavano, ma era carina tutta gialla, se non fosse stato per il fatto che le api erano attratte da quel colore e noi viaggiavamo spaventati e sempre attenti..vicino all'incrocio di un paio di strade sterrate, che senza motivo apparente si incontrano, poi disperate ripartono, tristi, cosi come sono arrivate.. Arrivammo a stintino e il mare ci fece sorridere subito, era il colore nel quale volevamo tuffarci, col nostro materassino, sdraiati a guardare il sole e qualcuno che fermo all'incrociò pensò aspettiamo che arrivi l'estate..i paesaggi della sardegna erano di montagne rosse fuoco, deserte, la musica trovata nel cd che ci stava aspettando.. se almeno si vedesse l'autostrada ci porterebbe senz'altro a una città, oppure proseguire ovunque vada..meglio, meglio che qua. La sera lebancarelle,i concerti e il vino e tira vauna brezza che dava un colore alla quiete e il profumo di pane alle olive...i nostri momenti io ho voglia di raccontarli, come le nostre canzoni, che ci piace cantare e riascoltare finchè non sono loro a stancarsi: mi piace guardare la faccia nascosta del sole, vedere che in fondo si muove..e probabilmente anche a te piace sentire il rumore di un ala che si apre, volare lontano, sentirti rapace, capace di dirmi ti amo..le nostre passeggiate, le nostre passioni, i nostri bagni al mare cercando di fuggire col materassino e chiederci qual'è il colore del mare più bello, essere indecisi, essere contenti cosi e non volersene andare..aspettiamola insieme l'estate..