mercoledì 25 novembre 2009


Vorrei che urlassi al cuore mio che mi ami con tutto te stesso...parole sdolcinate, smielate, si vabbè pure fastidiose!..come quei due che stanno all'università da me e che ogni volta li vedo passare abbracciati, stretti stretti, pronti a sbaciucchiarsi, che quando li vedo ogni volta penso: "e che palle sti due!" Però infondo infondo mi piace che non riescano a fare a meno di staccarsi, di guardarsi negli occhi..e così li ritrovi in giro, sempre d'intralcio ai passaggi quando prorpio vai di fretta alle lezioni. "Permesso! permesso! e levateve cavolo!"
In questi giorni la mia bella città mi sta regalando splendide giornate di sole..io vado con me stessa, a volte mi tengo per mano, senza imbarazzo e passiamo ore ad osservare attorno a noi quel paesaggio che non ci stancherà mai gli occhi. Proprio qualche giorno fa mi sono ritrovata per caso a piazza del popolo. Non ci andavo da una vita, mi ha fatto notare me stessa. Stavo aspettando Alessia, che come al solito arriva tardi. Ma non mi è dispiaciuto aspettarla, perchè ho sentito un impulso irrepellente di poesia. Non sono riuscita a frenarlo. Tanto che mi sono dovuta adattare a scrivere sul cellulare delle parole, quelle che avevo nella mente e che non riuscivo a fermare, spinta dal fascino del riflesso del sole sopra ogni cosa. Piazza del popolo, la piazza degli adolescenti, dei darchettoni, degli innamorati che salgono sulla terrazza del pincio dove tutto è più romantico, si perchè da quella terrazza ti senti diviso dal cielo e dalla terra, puoi scegliere tu dove preferisci stare. La piazza delle musiche, degli stranieri, la piazza di passaggio e quella delle attese, per persone come me ad esempio, che si ritrovano negli oggetti, nella fontana, nell'obelisco, nella statua a forma di leone che sputa l'acqua, in quell'albero che alto ci guarda a tutti passare di li. C'è qualcosa dentro di me che brilla. Di assolutamente vivo.
"Fermiamoci a prendere un caffè!"; "Ma no dai, non fermiamoci proprio adesso, adiamo a vedere cosa c'è di là!", "Ma dai, le solite strade, i soliti negozi".. ma chissà se davvero ti sei mai fermata ad osservare..che su quel muro c'era una vetrina piena di cioccolata, una terrazza piena di fiori, e un uomo che dipinge di rosso la serranda di un negozio..wao che bel colore..hi hi osservando meglio leggo appena sotto il suo pennello "iuccia cazzi"..e capisco perchè quell'uomo sta li a dipingere. Ma non tutti hanno il tempo di posarsi sugli oggetti, di osservare la vita attorno. Dopo un breve caffè e una chiacchierata dove infinite sono le distanze che ci dividono, torno a casa e penso che vorrei fare l'amore con te. Poi lasciarmi accarezzare dal tuo odore e riempirmi di immensi attimi.

giovedì 12 novembre 2009


l'AMORE e il RISO: non sono infondo queste le due cose più importanti della vita?insieme alla verità che io cerco leggendo libri.lo ammetto: non l'ho ancora trovata, ma so almeno dov'è....e ogni tanto esce fuori dalle cose, dai rapporti con le persone.ieri l'ho trovata...c'ho messo un po', ma alla fine l'ho trovata:dietro a mistificazioni,clichè, maschere e bugie. eccola la VERITà,impassibile e gioconda,come sempre...e a volte fa una rabbia...sarà che proprio adesso mi illudo, adesso che non sembri più mille anni luce lontano da me.sarà che ho in testa un'utopia, e si sa , le utopie fanno fare tre passi avanti e due indietro...ma non tre indietro...e allora ci credo.mi illudo?forse...tu dici chissà.io ci spero.perchè adesso so vedere i particolari delle cose,perchè penso che un giorno ti farai dell'unica droga che valga la pena assumere,l'ebrezza della vita vera che alle volte non è granchè, ma che ha uno sfondo blu-cielo dietro.se ci stai però stavolta mi sposi,anche se non credo nei matrimoni ne immaginerò uno con l'abito rosso, per rendere tutto un po' meno formale.nella foto Escher:mi ricorda una giornata di pioggia in autunno e i miei esercizi per imparare a osservare meglio le cose, a vederle dentro, per capirci qualcosa, senza per forza dover giudicare.

lunedì 9 novembre 2009

giornata nera. non sempre ciò che è possibile è lecito, non sempre è cosa "buona e giusta" dire ciò che si pensa...sarà che è proprio di noi giovani questo ininterrotto andare e venire privo di scansioni. un fluire senza tempo, senza soste e senza attimi di riflessioni. indistinto alternarsi di chiacchere futili, grandi speranze, ideali sovrumani. Scriviamo un film!-dove tutto è possibile- e rivediamo noi stessi in ciò che facciamo, in ciò che vediamo, confrontarsi con il resto del mondo.è un giardino incantato il nostro: persino la penombra brilla di promesse scintillanti e ogni rivolo, ogni sentiero sembra possieda insolite seduzioni. infondo tutta l'umanità c'è passata!
Ricopio il quaderno di appunti..."La ricchezza non è un fine ma un mezzo, Aristotele fonda un'etica laica-La ricchezza non è il bene sommo, se lo fosse, tutti i ricchi sarebbero felici! il Bene sommo è la Felicità ( Secondo Kant è unione tra virtù e felicità ) in Greco si dice EUDAIMONìA."
tra le parole della Giardini e la saggezza del prof Nepi di Filosofia morale, ho aperto una parentesi:

(Principe&Principessa
perchè non è vero che le cose belle esistono solo nelle favole.
perchè quando sto con te scappo da tutti e da tutto ciò che odio.
perchè con te riesco a vedere quello che c'è sotto la superficie.
perchè ti piace stare in mezzo alla gente e mi fai morire dalle risate.
perchè conosci il valore dei silenzi...ma i silenzi tra noi sono rarissimi!
perchè i problemi cercati di risolvere in due sono meno pesanti.
perchè lo so che lo sai che puoi fidarti di me.
perchè quando vai a lavorare quel broncio che segna il tuo viso nasconde in sè la dolcezza.
perchè il ragazzo che cammina in salita prima o poi lo trova l'oceano.)
giornate così: "dimmi che ci sono io per te, in questa vita che nessuna certezza mi da...manda via la solitudine,finchè la musica solo per noi suonerà",si che ci sei...è solo che...(segue un fiume in piena di vorrei)-troppe paranoie e problemi inutili-Album di fotografie e io bambina, pomeriggio di un martedì grasso: bambini mscherati con i coriandoli in mano (ce la mettiamo tutti una maschera quando ci confrontiamo con gli altri),altra foto altro momento, piazza Navona in una serata con la tramontana (stringo aria tra le mani e non trovo le parole)-quella terrazza: quante stelle sono cadute lissù...carche di desideri-adesso noi-raccontarci una storia con un finale felice-"sei felice?" "io...non lo so:credo si possa esserlo solo quando si è innamorati". "allora io lo sono"- un bel pranzo per festeggiare il mio complenno...a 21anni e qualche mese.e lo sai che non è la stessa cosa-se chiudo gli occhi non ci sei infondo a tutti i miei vorrei, ma quanto pesano quegli occhi freddi e indifferenti che guardano proprio me che ho preso in giro tutti tranne te!-ma prima o poi passerà anche quel senso di vertigine.

domenica 8 novembre 2009




ci siamo innamorati così,cercando l'uno nell'altra il punto a nessuno rivelato, che può scoprire solo chi scruta e chi sa ascoltare con amore. ci si innamora da vicino...ma non troppo! ci si innamora da un angolo un po' in disparte di una stanza...nonostante gli scontri,le discussioni e il carattere difficile:sul piatto della bilancia i sorrisi valgono di più e infondo è bello così..senza pensare al futuro, che non esiste;conta solo il presente che dura quanto un batter di ciglia perchè nello stesso istante si tramuta in passato!
"tu nn hai la minima idea delle cose di cui parli: se ti chiedessi sull'arte mi citeresti tutti i libri d'arte mai scritti: Michelangelo; sai tante cose su di lui, le sue opere,le aspirazioni politiche, lui e il papa, le sue tendenze sessuali...tutto vero, ma scommetto che nn sai dirmi che odore c'è nella cappella Sistina. non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto... se ti chiedessi sulle donne: probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta, ma non sai dirmi cosa vuol dire svegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici...se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto, ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile, non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'inferno. non sai cosa si prova ad essere il SUO angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza...non sai cos'è una vera perdita, perchè questa si verifica soltanto quando ami una cosa più di te stesso..."

will hunting-genio ribelle

"Un po' di musica sparata nelle orecchie epr cancellare tutte le parole, un po' di droga per anestetizzare il dolore o per provare una qualche emozione, tanta solitudine tipica di quell'individualismo esasperato, sconosciuto alle generazioni precedenti, indotto dalla persuasione che, stante l'inaridimento di tutti i legami affettivi, non ci si salva se non da soli, magari attaccandosi, nel deserto dei valori, a quell'unico generatore simbolico di tutti i valori che nella nostra cultura si chiama DENARO."



-Umberto Galimberti-

martedì 3 novembre 2009

Non passa giorno in cui non mi senta sola tra le tue braccia. Cerco disperatamente di sotterrare ogni mio pensiero ma non posso nascondere al mio cuore ciò che penso..le percezioni sono infinite, nel dettaglio, abbandonarsi è troppo, lasciarsi andare, e pensandoti mi perdo. Particelle di gioia mi scorrono addosso, conservandole soffro. Aprire gli occhi e farsene una ragione, quando tu non mi sorridi più. Ripensare e continuare a sperare che tutto possa andare come voglio io nell'infinito della mia poesia. Piccole stelle cadono ai miei piedi e le raccolgo sperando possa non spegnersi la loro luce. E l'attimo non s'accorge che ci sono. Guardarsi con la stessa intensità non è. C'ho provato. Illimitatamente sento d'amarti contro ogni paura. Un amore cosi forte cosi fragile. Un incendio divampato nella foresta. Tutto intorno a me gira veloce, afferrarlo è difficile. Finte mura di cartone flettono avanti a me. Sorreggimi se non vuoi che cada, liggiù sembra cosi buio, cosi profondo.