Vorrei che urlassi al cuore mio che mi ami con tutto te stesso...parole sdolcinate, smielate, si vabbè pure fastidiose!..come quei due che stanno all'università da me e che ogni volta li vedo passare abbracciati, stretti stretti, pronti a sbaciucchiarsi, che quando li vedo ogni volta penso: "e che palle sti due!" Però infondo infondo mi piace che non riescano a fare a meno di staccarsi, di guardarsi negli occhi..e così li ritrovi in giro, sempre d'intralcio ai passaggi quando prorpio vai di fretta alle lezioni. "Permesso! permesso! e levateve cavolo!"
In questi giorni la mia bella città mi sta regalando splendide giornate di sole..io vado con me stessa, a volte mi tengo per mano, senza imbarazzo e passiamo ore ad osservare attorno a noi quel paesaggio che non ci stancherà mai gli occhi. Proprio qualche giorno fa mi sono ritrovata per caso a piazza del popolo. Non ci andavo da una vita, mi ha fatto notare me stessa. Stavo aspettando Alessia, che come al solito arriva tardi. Ma non mi è dispiaciuto aspettarla, perchè ho sentito un impulso irrepellente di poesia. Non sono riuscita a frenarlo. Tanto che mi sono dovuta adattare a scrivere sul cellulare delle parole, quelle che avevo nella mente e che non riuscivo a fermare, spinta dal fascino del riflesso del sole sopra ogni cosa. Piazza del popolo, la piazza degli adolescenti, dei darchettoni, degli innamorati che salgono sulla terrazza del pincio dove tutto è più romantico, si perchè da quella terrazza ti senti diviso dal cielo e dalla terra, puoi scegliere tu dove preferisci stare. La piazza delle musiche, degli stranieri, la piazza di passaggio e quella delle attese, per persone come me ad esempio, che si ritrovano negli oggetti, nella fontana, nell'obelisco, nella statua a forma di leone che sputa l'acqua, in quell'albero che alto ci guarda a tutti passare di li. C'è qualcosa dentro di me che brilla. Di assolutamente vivo.
"Fermiamoci a prendere un caffè!"; "Ma no dai, non fermiamoci proprio adesso, adiamo a vedere cosa c'è di là!", "Ma dai, le solite strade, i soliti negozi".. ma chissà se davvero ti sei mai fermata ad osservare..che su quel muro c'era una vetrina piena di cioccolata, una terrazza piena di fiori, e un uomo che dipinge di rosso la serranda di un negozio..wao che bel colore..hi hi osservando meglio leggo appena sotto il suo pennello "iuccia cazzi"..e capisco perchè quell'uomo sta li a dipingere. Ma non tutti hanno il tempo di posarsi sugli oggetti, di osservare la vita attorno. Dopo un breve caffè e una chiacchierata dove infinite sono le distanze che ci dividono, torno a casa e penso che vorrei fare l'amore con te. Poi lasciarmi accarezzare dal tuo odore e riempirmi di immensi attimi.