lunedì 6 gennaio 2014

Si, sei dentro quella nota musicale, riecheggi dentro musiche di cui a volte non conosco il nome, ma ti sento, sei li dentro un violino malinconico di un artista di strada, in un riff di chitarra ritmato e deciso.
Sei dentro l'odore del mare, nel rumore delle onde, nel profumo di salsedine.
Sei dentro ogni raggio di sole che splende, sei li a ricordarmi sempre chi eri.
Ma non sono d'accordo quando pensi che ci ho sepolti, quando punti il dito verso di me.
Ho vissuto sulla mia pelle quell'amore sgretolarsi piano nel fosso che in tutto questo tempo hai scavato. Ignaro di quanto il dolore che provavo mi avrebbe cambiata, andavi avanti per la tua strada, senza considerare me e il mio sentimento, che pian piano si indebboliva, si affievoliva, lasciando spazio al rancore.
Un amore che ha resistito tutto un inverno gelido, ma soprattutto un' estate calda dove pareva impossibile sopportare i sorrisi della gente, e il sole che sorgeva alto e possente, e il profumo buono nell'aria. L'estate era splendente ed io morivo dentro. Ogni mattina ero scontenta di ricominciare una nuova giornata, ogni mattina avrei dovuto fare i conti con la tua assenza, le tue mancanze, quella voglia di te insaziabile, avrei dovuto fare i conti con un'amore bellissimo che avevo dentro e che era lasciato cosi...ogni maledetta mattina.
E queste pugnalate nel petto non erano una fossa che scavavi piano piano? Sei volato via lontano, ho dovuto immaginare un'altra ragazza dentro il tuo letto, altre ragazze dentro il tuo letto, o ancora peggio, al tuo fianco durante una giornata, versando così tante lacrime che il mio viso faceva schifo e ogni tanto mi toccava anche sorridere davanti alla gente o fingere di essere forte..e la buca si faceva più profonda. Oggi non soffro più all'idea di saperti vicino ad un'altra, perchè mi ci hai fatto sbattere la testa tanto e poi tanto, la prima volta che ti ho visto con una era passaro cosi poco tempo..mi sono sentita tradita dalle parole che in passato ci eravamo detti, da quello che avevamo provato insieme, mi sono sentita rimpiazzata, e anche rimpiazzata subito in quel gruppo con un'altra cantante che forse non il giorno dopo ma quello dopo ancora, avevi già chiamato al posto mio, quel gruppo che ormai non ci appartiene più, a me meno che mai, ma che in origine eravamo noi due, due Fiori del mare...
Un solo cuore che hai diviso in due parti separate, come potevi pensare sarei potuta sopravvivere senza l'altra parte del mio cuore? Mi hai uccisa. Hai fatto l'amore con me quando il tuo pensiero era rivolto a pensare di andare via da tutto e tutti persino da me ed io, pur di averti ancora un pò, respirare un attimo, ho accettato anche che tu mi vedessi anche solo come un corpo seducente, quando tu dicevi appunto "la carne è carne", ma non immagini sotto questa carne cosa c'era...
Ho cominciato a ripetermi che avrei dovuto smettere di amarti, che avrei dovuto smettere di crederti. Ma smettere di amarti era impossibile e allora prima ho cominciato a smettere di crederti: Tutte le volte che mi scrivevi da lontano che ti mancavo, all'inizio mi riempiva di gioia, di speranza, poi non ti vedevo tornare e capivo di essermi illusa, dinuovo, un'altra volta, per poi saperti con un'altra li e sentirmi ancora più presa in giro fino a che quei semplici messaggi cominciarono ad esser solo parole al vento, bugie, menzogne, tu che avevi scelto quella vita, lontano da me e che non eri disposto a tornare, ad abbracciarmi a chiedermi scusa.
Un giorno poi ti ho perso, e mi sono smarrita anch'io, ricordavo di noi due attraverso la musica, attraverso il mare e tutto ciò che ci legava e tutt'ora si, sei li, se ho voglia ma anche se non ho voglia di ricordarti. Oggi se ti guardo in faccia però non ci sei più tu, perchè ciò che hai ucciso e poi sepolto con la tua assenza e gli atteggiamenti e tutto il tempo che hai lasciato passare è quell'Amore.
Ho perso quell'amore e mi rendo conto dopo di te di averlo perso anche per tante altre cose. Ma non è importante come vivo ora la mia vita. Ciò che voglio dirti è che ho fatto di tutto per non farti andare via, a parole, con "strategie" mie, con pazienza, con quello che potevo, ma quando è cominciato ad essere insopportabile ho dovuto mollare la presa. Non avrei mai voluto perchè quell'amore era per me il colore di questo cielo, la nota più dolce della musica, l'odore più intenso del mare. Ora è tutto così... Hai ucciso e scavato la buca e io ti chiedo solo scusa, se nell'essermi persa ora abbia coinvolto anche te, ma è stato inevitabile, tu sei stato così importante da non rimanere mai indifferente e l'amore che provavo così grande da pensare sempre chissà forse è ancora possibile...l'ho desiderato più di te...
Quando poi ti ho davanti e ti guardo in faccia, non ti riconosco più, non ti trovo più, semplicemente perchè non sono abituata a stare di fronte a te e non sentire il mio cuore scalpitare. E mi sento svuotata. Non mi rimane che pensare che non si può cancellare il tempo, il dolore, tutto ciò che ho patito e le cose che ho vissuto dopo..