L'IPERSOGNO è un momento al di fuori del tempo.L'IPERSOGNO è dove io scrivo, è dove tu ti rinchiudi, è il posto che mi piace perchè è mio e può essere nostro. L'IPERSOGNO non ha spazio, è infinitamente grande se aggiungi un pò di fantasia.L'IPERSOGNO non esiste, è il suggerimento di qualcuno che non vedo ma che c'è. L'IPERSOGNO è cosi piccolo che potresti sentirti stretto e aver bisogno di voltare pagina. L'IPERSOGNO mi aiuta a sentirmi meglio se è quello che mi piace fare, ed io lo ringrazio.
venerdì 25 novembre 2011
mercoledì 9 novembre 2011
Si proponevano diverse soluzioni, dal corso di studio di una lingua, al lavoro, al volontariato..Ad un certo momento mentre quel tizio con la barba impettito stava li a parlare, mi sono accorta di come tutte quelle faccie delle persone che erano li sedute come me mi ricordassero tutte qualcuno. Incredibilmente trovavo una somiglianza con qualcuno quasi in tutti quei volti. Poi ho soffermato lo sguardo sull'etichetta di un cappotto rivoltato su una sedia e c'era scritto Bali. Tutto sommato non avrei potuto evitare di pensare automaticamente fosse stato un segnale. Di nuovo ripresi l'attensione verso il signore che stava spiegando e nel frattempo, dietro di lui, una serie di immagini in successione rappresentavano posti diversi di luoghi diversi nel mondo. Stavo li a fantasticare e mi sentivo si motivata, ma anche un pesce fuor d'acqua. La verità è che mi cago sotto! Ma poi ho pensato a tutta quella serie di motivi per i quali poter partire, e ne ho elencati qualcuno. Quando mi son posta la domanda invece perchè restare? Non ho proprio saputo cosa rispondermi. E questo m'è sembrato di gran lunga un segnale di darsi mossa. Non a caso oggi mi trovavo li..domani forse in un luogo lontano..
Altro momento della giornata: Sono passata nella mia nuova casa, i lavori sono quasi terminati e mi piace vedere come si trasforma di giorno in giorno, l'ho allevata e l'ho seguita come una piccola figliuola quella casetta e presto ci andrò ad abitare. Quella casa mi piace perchè mi ispira..Avete presente quei posti che vi ispirano, che stanno li a raccontarvi qualcosa o ancor meglio ad ascoltare voi che avete bisogno di raccontare..Quella casa la sento la mia perchè ho avuto la sfrenata voglia di scrivere non appena ci avevo messo piede. E ogni volta che mi affaccio al terrazzo, entro in quella stanza, sento l'impulso della scrittura, mi compaiono a raffica frasi da dire.
giovedì 3 novembre 2011
"Buongiorno, Vostro Onore Verme.
L’accusa dimostrerà chiaramente che il detenuto che ora è di fronte a Voi
Fu colto in fragrante mentre ostentava sentimenti
ostentava sentimenti di natura quasi umana;
E ciò non va fatto. -“Si chiami il maestro!”
Ho sempre detto che avrebbe fatto una brutta fine, Vostro Onore.
Se mi avessero lasciato fare lo avrei sistemato a dovere.
Ma avevo le mani legate, I cuori teneri e gli artisti lo hanno lasciato impunito.
Lasciatemelo martellare oggi!
Pazzo, gioco nell'attico, sono pazzo,
Un vero menefreghista.
Devono proprio avermi fatto perdere la ragione.
Pazzo, giochi nell'attico, lui è pazzo.
(“Si chiami in difesa la moglie!”)
Piccolo stronzo sei al fresco ora, e spero che buttino via la chiave.
Avresti dovuto parlare con me di più di quanto hai fatto,
Ma no! Dovevi andare per i cazzi tuoi, Hai distrutto altre famiglie di recente?
Solo cinque minuti, Verme vostro onore. Lui e me Da soli.
(“Si chiami la madre!”)
Bimbooooooooooooooooo!
Vieni dalla mamma piccolino, fatti stringere tra le mie braccia.
Milord, non ho mai voluto che si cacciasse nei pasticci.
Perché mi ha lasciato?
Verme, Vostro Onore me lo lasci portare a casa.
Pazzo, sull'arcobaleno, sono pazzo,
Sbarre alla finestra.
Avrebbe dovuto esserci una porta nel muro
Quando sono entrato.
Pazzo, sull'arcobaleno, lui è pazzo.
L’evidenza innanzi alla Corte è
Inconfutabile, che non c’è neanche bisogno
che la giuria si ritiri.
In tanti anni di magistratura non avevo mai sentito nessuno più meritevole del massimo della pena.
Il modo in cui Tu hai fatto soffrire,
La tua deliziosa moglie e tua madre,
mi fa venire voglia di defecare!
"Ehi! Giudice! Coprilo di merda!"
Ma, amico mio, Tu hai rivelato la tua paura più nascosta,
Sentenzio che tu sia consegnato ai tuoi simili.
Abbattete il muro!"
(The Trial. Pink Floyd)