martedì 25 marzo 2008

Probabilmente, mentre io sono qui a scrivere qualche parola nella mia stanza poco illuminata, mentre mi trovo qui, con le finestre aperte a sbirciare di tanto in tanto come cambia la luce del sole verso le sei del pomeriggio, mentre penso, mentre guardo qualche canale in televisione, mentre non faccio niente di chè, mentre mi ritrovo a stare sola con me stessa e a domandarmi qualcosa che neanche io so dove si trovi nè come si chiami, mentre tutto questo va avanti..lontano o vicino ma da qualche parte, un uomo starà portando a spasso il suo cane e sarà triste per la sua paga di lavoro, quella misera paga che non gli permette di andarsene lontano neanche una domenica..quella bella col sole. Una donna starà andando a comprare delle cose al supermercato che accidentalmente si era dimenticata, e cammina con il suo passo svelto; quel rumore di tacchi che fa sull'asfalto..toc..toc..passo dopo passo..E ancora da qualche parte ci sono due ragazzi, giovani, più o meno avranno la mia stessa età. Discutono animatamente per gelosia, quel sentimento che li divora l'un l'altro, ma sanno che non possono farne a meno. Da qualche parte fuori c'è una bomba. Un qualche esplosivo pronto a colpire le gambe di qualcuno che tranquillamente e distrattamente cammina per di lì. La morte, c'è tanta morte da qualche parte, dove io non so. Magari in Afghanistan, in Iran, In Palestina in molti altri posti, c'è la guerra.
Da qualche parte se mi affaccio dalla finestra posso vedere che gli uccellini si rincorrono, perchè ha piovuto tanto e son rimasti nascosti a lungo, solamente ora possono aprire le loro ali per librarsi nel vuoto. E perchè no, da qualche parte c'è anche un bambino che piange, forse è solo, o forse è solamente caduta per terra la sua pallina rossa, quella bellissima pallina! C'è anche un ospedale, da qualche parte, e li dentro stanno tante persone, che pregano..le senti singhiozzare tra una parola e l'altra con quel tono di voce basso basso..Non si capisce bene cosa stanno dicendo, magari parlano con loro stessi e vergognandosene ci fan credere che si chiami DIo.. C'è chi passando per quei lunghi corridoi ignora quale sentimento giace dentro essi, sbuffano pensando d'esser fortunati che quella non è casa loro. Fuori, da qualche parte, c'è il mare..è calmo e le sue onde si staranno rilassando tra la tiepida foschia della primavera e le sabbie molli delle spiagge. Li fuori, da qualche parte, sicuramente, ci sono anche io.

Nessun commento: