mercoledì 22 ottobre 2008

Li guardo un po' dal difuori. Ho l'impressione che gli italiani siano poco genuini. Davvero recitano, costantemente, una parte. Un paese-teatrino, dove le persone devono per forza essere belle, brillanti, ricche e CONNESSE. Ah, le connessioni. "Dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei".
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Non c'è spazio per il silenzio, le pause, la pacata gentilezza, la riflessione. Gli Italiani hanno paura che un secondo di silenzio diventi un baratro vuoto che possa mettere a nudo le loro debolezze, il fatto che non tutti siamo belli, potenti e ricchi. Eppure l'umanità è intensa in tutte le sue sfumature. Che sarebbe bello potessimo vedere, e che vedremmo se non fossimo costantemente accecati dalle luci del palco dal quale ci ostiniamo a non voler scendere.

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