domenica 31 gennaio 2010

" Ti sto aspettando. Quanto è lungo un giorno al buio o una settimana.
Ho paura che sto sprecando la luce per i dipinti e per scrivere queste parole..
Moriamo..moriamo carichi di amanti e di tribù,
di gusti che abbiamo inghiottito,
di corpi che abbiamo penetrato, risalendoli come fiumi..
di paure in cui ci siamo nascosti come in questa caverna stregata..
Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corpo..
Siamo noi i veri paesi, non le frontiere tracciate sulle mappe con i nomi di uomini potenti..
Lo so che tornerai e mi porterai fuori di qui, nel palazzo dei venti.
Non ho mai voluto altro che camminare in un luogo simile con te,
Una terra senza mappe.
La lampada si è spenta e sto scrivendo nell'oscurità."

Il paziente inglese

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