domenica 20 dicembre 2009


"Buongiorno!" dice un'ombra dietro di me mentre poso il capuccino caldo sul bancone del bar! Eri tu di sorpesa, che mi avevi cercato, che mi avevi trovato, proprio li dove sapevi di trovarmi. Le cose inaspettate, anche le più banali fanno un immenso piacere, per lo meno per me è così. Divento felice quando una cosa succede quando vorrei succedesse, proprio nel momento giusto. Darti un bacio e pensare che forse ti seguirei ovunque: Andare da ikea, stancarci, montare un armadio fino a notte tardi e farci due risate. Giornate così: piene di noi e di domenica mattina col sole ed un freddo polare. Monto in ritardo il mio albero di natale, dopo tanti anni, sentie la sensazione tornare un pò bambina e te seduto sul divano, che della tua infanzia non ne vuoi sapere. Un idea per il pranzo, una buona idea, ed una per come cucinare meglio, per come prepararsi alla fame più intensa ma più soddisfacente, diciamo un'idea improvvisa e ben apprezzata..li vicino al forno e difronte ai lavelli..E poi tutto l'amore che posso..anche nelle piccole cose, in tutto ciò che faccio, che faccio per te con amore(anche scrivere di te). Andare a teatro per battere le mani forte forte"..Perchè ti tiene su soltanto un filo, sai.." Vedere un tuo amico ballare sopra il palcoscenico e leggere nei tuoi occhi la voglia di fare qualcosa di grande anche tu. Sentire che infondo qualcosa va sempre storto, qualcosa che reprimi dentro te, ogni volta, ogni giorno, che ti rende insoddisfatto, ogni volta, ogni giorno.
"Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese.
Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.
Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.
Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio.
Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.
Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.
Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri."


-Radiofreccia-

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