mercoledì 9 novembre 2011

Sono uscita prima dal lavoro per andare ad un colloquio sui viaggi all'estero..Nel tragitto in macchina mi sentivo terribilmente motivata.
Si proponevano diverse soluzioni, dal corso di studio di una lingua, al lavoro, al volontariato..Ad un certo momento mentre quel tizio con la barba impettito stava li a parlare, mi sono accorta di come tutte quelle faccie delle persone che erano li sedute come me mi ricordassero tutte qualcuno. Incredibilmente trovavo una somiglianza con qualcuno quasi in tutti quei volti. Poi ho soffermato lo sguardo sull'etichetta di un cappotto rivoltato su una sedia e c'era scritto Bali. Tutto sommato non avrei potuto evitare di pensare automaticamente fosse stato un segnale. Di nuovo ripresi l'attensione verso il signore che stava spiegando e nel frattempo, dietro di lui, una serie di immagini in successione rappresentavano posti diversi di luoghi diversi nel mondo. Stavo li a fantasticare e mi sentivo si motivata, ma anche un pesce fuor d'acqua. La verità è che mi cago sotto! Ma poi ho pensato a tutta quella serie di motivi per i quali poter partire, e ne ho elencati qualcuno. Quando mi son posta la domanda invece perchè restare? Non ho proprio saputo cosa rispondermi. E questo m'è sembrato di gran lunga un segnale di darsi mossa. Non a caso oggi mi trovavo li..domani forse in un luogo lontano..

Altro momento della giornata: Sono passata nella mia nuova casa, i lavori sono quasi terminati e mi piace vedere come si trasforma di giorno in giorno, l'ho allevata e l'ho seguita come una piccola figliuola quella casetta e presto ci andrò ad abitare. Quella casa mi piace perchè mi ispira..Avete presente quei posti che vi ispirano, che stanno li a raccontarvi qualcosa o ancor meglio ad ascoltare voi che avete bisogno di raccontare..Quella casa la sento la mia perchè ho avuto la sfrenata voglia di scrivere non appena ci avevo messo piede. E ogni volta che mi affaccio al terrazzo, entro in quella stanza, sento l'impulso della scrittura, mi compaiono a raffica frasi da dire.


Mi sono ubriacata di scrittura in questi giorni, in modo che la realtà non possa distruggermi.
Perché la scrittura ammette esattamente la verità, la vita, la realtà che voi siete capaci di mangiare, bere, digerire senza iperventilare e cadere come un pesce morto nel vostro letto.

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